Scarica il bollettino Insieme del 28 GENNAIO 2018
Gesù insegnava, ci dice l’evangelista Marco, “come uno che ha autorità, non come i loro scribi.”
La gente è affascinata e conquistata da questa autorità (oggi si dice ‘autorevolezza’ perché la parola ‘autorità’ ha un cattivo odore).
Perché la gente avverte questa autorevolezza di Gesù?
Probabilmente perché lui sa quel che dice: vede i problemi e indica la direzione in cui cercare la soluzione.
E inoltre è uno che crede a quello che dice. E questa è la cosa più importante. Gesù è l’uomo che quello che propone agli altri, prima di farlo fare agli altri, lo fa lui per primo. Non dice ‘prendete la croce e andate’ ma ‘prendete la croce e venite dietro
a me’.
E questo gli merita la stima e l’affetto della gente sincera, e allo stesso tempo l’avversione della gente falsa e opportunista.
Oggi le persone autorevoli non sono molte: a livello mondiale le possiamo contare sulle dita di una mano. Eppure c’è ne sono. Anche accanto a noi.
Si fa un po’ di fatica a individuarle, perché di solito non urlano, non si impongono, e per accorgersi che ci sono e dove sono bisogna essere gente che non ascolta chi grida più forte. Ma
è una fatica che siamo disposti a fare. Ne va della nostra umanità.
Un caro saluto.
don Gianni.