Scarica il bollettino Insieme del 2 giugno
Pare sia stata questa la domanda che S. Filippo Neri abbia rivolto a un padre che si lamentava della fragilità di suo figlio: “Volevo un figlio che fosse forte e fiero come lo sono stato io e come lo è stato mio padre prima di me… e invece…”.
E davanti allo sconcerto di quel papà di fronte alla sua domanda, il santo abbia proseguito dicendo: “Felice di amare e di essere amato nel modo in cui Dio lo chiamava a fare”.
Nella sua semplicità la sottolineatura di ‘Pippo buono’ fa centro. Di fronte a tante nostre elucubrazioni e ambizioni varie, l’importante nella vita, anzi l’essenziale, non sono tante
cose (ma questo in teoria lo sappiamo tutti e lo diciamo tutti… ma solo in teoria, però), quanto la capacità di
rispondere alla chiamata all’amore che ci viene dal Signore.
La festa del Corpus Domini ci richiama proprio a questo.
A ‘perdere’ la nostra vita per il Signore e per il suo vangelo, come Lui l’ha persa per noi, e così ‘salvarla’ cioè, come si direbbe oggi, ‘realizzarla’ nel migliore dei modi.
Un caro saluto.
don Gianni.