Suor Annarita

Lettera per il Santo Natale 2019

Lettera per il Santo Natale 2018

Piccola sorella Annarita di Gesù, che molti di noi conoscono o hanno conosciuto come ANNAMARIA ZAMBONI, arrivata a Ravina, in via Valembrar con la sua famiglia nel 1970, si trova dal 1991 nelle Filippine, a Manila.

 

Sono partita da Ravina nel 1977, dopo alcuni anni di lavoro al Centro Missionario Diocesano, (in quei primi anni in via Barbacovi 10,ora in via s.Giovanni Bosco), per entrare nella Fraternità delle Piccole sorelle di Gesù ( di Charles de Foucauld).

Dopo  i primi anni in Italia : a Roma nelle borgate/ baracche, in Francia per un periodo di formazione, in Abruzzo a Ortona  per lavori stagionali in campagna, in Irpinia (Lioni) nel dopo terremoto, a Chiusi, nel 1991 sono partita nelle Filippine (dopo alcuni mesi a Londra per imparare l’inglese).

Questi primi anni sono stati molto preziosi per farmi sentire quanto la vita di preghiera si nutre di ciò che è profondamente umano: ho imparato a conoscere diverse realta‘ nel mio paese di origine, attraverso l’amicizia con vicini e compagni di lavoro. Ho scoperto di essere „italiana“ non solo „trentina“…ho anche cominciato a capire cosa voleva dire Gesu‘ „ il regno di Dio e‘ gia in mezzo a voi…ti ringrazio Padre, di aver rivelato i segreti del Regno ai piccoli“

Durante il periodo di preparazione all’impegno definitivo (che noi chiamiamo “anno comune”= 9 mesi in un gruppo internazionale, una specie di secondo noviziato) , è riemerso con forza il desiderio iniziale di partire in un paese più povero, dove ci fosse più bisogno che in Italia, ed ero molto attratta dall’Asia.

 

 

Mi sono state proposte le Filippine, e fu così che nell’ottobre del 91 sono arrivata a Manila, dove ho capito che il Signore mi aveva preparato un posto. .

 

Durante i primi mesi sono stata accolta nella fraternità più spaziosa, nel quartiere di Mandaluyong, e dopo Natale sono partita con una sorella filippina alla ricerca di dove avremmo potuto riaprire una presenza tra i tanti quartieri abusivi, baraccopoli, dove vive più della metà della popolazione della metropoli (14 milioni circa)

Fu cosi che abbiamo trovato a Quezon city, nel quartiere di Diliman (=area buia), località Liwanag (luce!): un quartiere di baracche che contava circa 2.000 famiglie. Ci aveva invitate il parroco, appena insediato in una nuova parrocchia di 80.000 abitanti. Ho cominciato con due giovani sorelle: Gina – filippina- che aveva trovato lavoro in quella zona, in un’impresa di pulizie, e Angela Chika – giapponese- che stava imparando l’inglese. Qui ho vissuto i primi anni qui ed imparato i primi passi per vivere nelle Filippine

 

 

 

 

 

 

Qui ogni giorno si facevano ore di fila per attingere l’acqua, pagandola un tanto a secchio. Il problema dell’acqua er‘uno dei più grossi nei quartieri abusivi: arrivava solo poche ore al giorno al posto “pubblico”per tante famiglie, e purtroppo veniva venduta dal :capo-quartiere“ … (mentre poco lontano si innaffiavano i campi di golf, che affiancano quartieri residenziali, le cosiddette “subdivision”).

Nei primi anni era lo stesso problema per la corrente, che poi per fortuna è stato risolto perché abbiamo ottenuto i contatori (pagandola molto meno, in proporzione al consumo). Io stavo per lo più in casa, imparando così la vita “stile filippino” e la cultura del paese alla scuola dei vicini, nella maggioranza gente povera e dignitosa, che fa del suo meglio per preparare un futuro migliore ai figli … con tante difficoltà perché le condizioni di lavoro sono dure e malpagate, le scuole sovraffollate ( alle elementari nelle scuole pubbliche si fanno anche 3 turni, con classi molto numerose, anche di 80 bambni in una sezione di prima elementare!) e l’assistenza sanitaria pubblica quasi inesistente (ci sono invece ospedali ben attrezzati ed  efficenti per chi può pagare). Adesso qualcosa e‘ migliorato, ma il dislivello tra ricchi e poveri aumenta…

 

Ho fatto dei lavori a giornata, soprattutto bucato e stiratura, come le nostre vicine, che erano orgogliose di averci come colleghe, e talvolta ci aiutavano a trovar lavoro, favore poi ricambiato evo partire o ne avevo troppo! Questo permetteva di arrotondare le entrate scarse delle sorelle più giovani che lavoravano a tempo pieno in fabbrichette, o nei giardini, lavori spesso malpagati .

Dopo qualche anno sono tornata a Mandaluyong, la fraternità che mi aveva accolta al mio arrivo, a servizio delle sorelle più giovani, per accoglierle ed accompagnarle nei primi passi.

Ho continuato a lavorare meta‘ tempo, visto che questo mi permetteva sia di guadagnare qualcosa che di essere in sintonia con tante ragazze e donne “di servizio“ che vivono in quasi tutte le famiglia che ci circondano, Per noi il lavoro manuale e‘ anche  il modo di annunciare il vangelo, seguendo lo stile di Gesu‘ a Nazareth, semplice falegname per ben 30 anni…

Adesso siamo ad una nuova tappa, dato che abbiamo cominciato ad accogliere sorelle di altri paesi dell’Asia (Corea, giappone, Vietnam) che han bisogno di imparare l’inglese…cosi‘ ci danno una mano anche pratica, ed e‘ una nuova esperienza di internzionalita, che in realta‘ le Filippine vivono da tempo, essendo pl’unico paese a maggioranza cattolica nel continente, insieme a timor Est che pero‘ e‘ molto piu‘ piccolo.

 

Man mano che si presentavano delle necessita‘, abbiamo sostenuto anche qualche progetti in collaborazione con un’altra comunita‘ si suore in parrocchia, grazie alla concreta e costante collaborazione con le comunita di Ravina e Romagnano.

 

 

 

 

 

Recentemente abiamo aperto una fraternita‘ in una zona di campagna, sull’isola di Masbate, siamo appena agli inizi, vi daro in seguito notizie piu‘ complete…

 

 

       

Approfondimenti:

Qui puoi scaricare la lettera da Manila per il Natale 2017

http://www.piccolesorelledigesu.it/vieni-e-vedi-2/testimonianze/#Da%20Manila%20a%20Tre%20Fontane

https://youtu.be/4aKwhTQdyxI

Intervista di Maurizio D’Ischino, di TV2000

a piccola sorella  Annarita di Gesù dalle Filippine