Solo i cinici e i codardi…

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… non si svegliano all’aurora, cantava Guccini ai suoi (e miei) tempi. E continuava, da poeta, parlando di indifferenza, disprezzo dei valori e riluttanza nei confronti dei doveri.
Mi vengono in mente queste parole nel considerare certi atteggiamenti o perlomeno certe tentazioni, che vanno di moda di questi tempi.
Un cinismo che sembra irridere ai “buoni sentimenti”, ritenendoli, per ben che vada, falsi (“dietro ogni buon sentimento c’è un interesse”), o inopportuni (“sì, va bene, ma non è questo il momento”).
Eppure, mi chiedo con speranzosa sorpresa, com’è che sembra rifiorire la solidarietà? Com’è che, nonostante alcuni gridino “si salvi chi può”, molti facciano proprio il contrario e si prendano cura?
Non sarà che è come il seme di cui parla il vangelo, che muore e porta molto frutto?
O, per essere più cinici: che la bontà sia come l’erbaccia che mette radici dappertutto e salta fuori quando
meno te l’aspetti?
Un caro saluto.

don Gianni.