Scarica il bollettino Insieme del 5 aprile
“Ora non abbiamo più né principe, né capo, né profeta, né olocausto, né sacrificio, né oblazione, né incenso, né luogo per presentarti le primizie e trovar misericordia”.
Questa amara costatazione di Azaria, nella sua preghiera fra le fiamme della fornace in cui era stato gettato insieme con i suoi compagni, come racconta il profeta Daniele nella Bibbia (Dn 3,38), mi sembra esprimere per molti versi anche la nostra amarezza, nell’iniziare questa settimana santa così spoglia, senza ulivo, senza riti, senza messe, senza insomma tutto quel rituale che esprime, rende visibile e sostiene la nostra fede e il nostro amore per il Signore.
Però la fede e l’amore per il Signore, ci restano lo stesso, anche se non possono esprimersi del tutto e ci appaiono un po’ monchi, incompleti…
“Sia questo oggi il nostro sacrificio davanti a Te” – continuo con le parole di Azaria – “ perché non c’è confusione per coloro che confidano in Te”.
E allora sentiamoci “distanti ma uniti” fra noi e con il Signore.
Buona settimana santa.
don Gianni.