San Giuseppe e la festa del papà

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Se fare i genitori oggi è più difficile di ieri, questo vale soprattutto per il papà: ci sono un mucchio di analisi sociologiche che parlano di crisi della figura paterna, di società senza padri, di “no all’autorità e sì all’autorevolezza”, e via dicendo, che uno, se volesse seguire tutto quello che si dice sul buon papà, non
saprebbe più dove battere la testa.
San Giuseppe, per fortuna, non parla: nel vangelo parla poco anche la Madonna, ma Giuseppe niente del tutto.
Riveste semplicemente il suo ruolo di rappresentante di Dio Padre.
Penso che questo possa valere anche per ogni papà cristiano: essere consapevole, fiero e felice di incarnare nei confronti dei propri figli la paternità di Dio: protezione, sicurezza, autorevolezza… E pazienza, tanta pazienza. Come il padre della
parabola dei due figli, che scruta ogni giorno l’orizzonte, spiando il ritorno del figlio minore che è partito.
Con fantasia e sapienza, senza ricette preconfezionate che possono aiutare sì, ma non risolvono mai (neanche le 5 regole d’oro per essere un buon papà che trovate in internet), ognuno
deve sviluppare la ricetta del caso.
Un caro augurio allora a tutti i papà. don Gianni.