Quaresima atea?

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Noi credenti corriamo veramente il rischio, vista la situazione, di perdere quel richiamo all’impegno quaresimale, che già facciamo fatica a portare avanti con costanza in situazioni normali. Voglio dire che ogni anno magari prendiamo sul serio la quaresima, partiamo ben disposti a migliorare, a fare un po’ di digiuno, a pregare un po’ di più, a essere più bravi insomma; e poi ci smorziamo un po’ per strada. Questa quaresima ancor più, senza il richiamo dell’andare in chiesa, lasciati un po’ a noi stessi, è facile “smorzarsi”.
Sicuramente ad alcuni di noi pesa un po’ questa
assenza di celebrazioni. Chi è colpito da un lutto, soffre ancor di più per lo “squallore” del funerale “otto minuti”…
In questa “spiritualità del deserto” però abbiamo degli strumenti che ci aiutano: la televisione, internet, il calendario della quaresima, la bibbia riposta in un angolo di casa… sono tutte come piccole oasi che ci offrono un sorso di acqua buona.
Forse anche queste righe…
Un caro saluto.

don Gianni