Piccola Sorella Fiorella

Lettera per il Santo Natale 2018

Ciao a tutti e buona Pasqua!
Ho saputo che la parrocchia di Ravina e Romagnano ha un sito e sono stata
invitata a farmi viva…
Il 1° aprile del ’78 lasciavo Romagnano per entrare nella Fraternità delle piccole sorelle di Gesù. Sono passati 40 anni e la parrocchia, il paese sono cambiati molto. Ho avuto la gioia di celebrare nella chiesa del mio battesimo e prima comunione, anche la prima professione e il 25° di vita religiosa. Torno in paese ogni anno ma per pochi giorni che riservo per lo più alla mia famiglia e quindi conosco poco i nuovi abitanti e sono poco conosciuta da voi.
A grandi linee vi vorrei dire che le esperienze più forti nella mia vita di piccola sorella le ho vissute durante i 10 anni passati in Palestina e gli 11 nel quartiere di periferia di Milano visitato lo scorso anno da papa Francesco.
Sono stati anni di profonde amicizie con i vicini e le colleghe di lavoro. Ho lavorato in strutture palestinesi che curavano i bambini mal-nutriti o portatori di handicap e, a Milano, in una casa di accoglienza per i malati di tumore e le loro famiglie. Sono stata a contatto con la sofferenza, l’ingiustizia e le domande che queste realtà scavano dentro.
Spesso torno a guardare Gesù, i suoi gesti verso i malati, le sue scelte di fronte alla povertà e all’ingiustizia. Torno ad ascoltare le Sue parole per ricevere luce e speranza.
In tre periodi diversi ho fatto anch’io dei lavori stagionali come le sorelle che, per due estati, sono state a Romagnano per la raccolta delle mele.
Ho condiviso con le sorelle di comunità i pesi e il desiderio di una vita bella, buona e gioiosa per tutti. Con i nostri limiti e povertà cerchiamo insieme come restare vicine e voler bene a chi ci sta accanto, con il cuore aperto a tutti. La benedizione del Signore mi è spesso arrivata attraverso i piccoli e la condivisione con loro della nostra comune umanità.
Questi anni hanno costruito la mia identità e negli ultimi 12 mi sono trovata a vivere un servizio piuttosto interno alla congregazione. Prima attraverso il segretariato generale e poi tra le sorelle e le fraternità in Italia, si è trattato per me di custodire e curare la comunione stimolando la corresponsabilità per esprimere con creatività il dono che il Signore ci affida, quelle pagine del Vangelo che volentieri riassumiamo in « Betlemme e Nazaret ».
Vi sto scrivendo da Assisi ma il 3 aprile tornerò a Roma, nella nostra fraternità generale per impegnarmi nell’équipe internazionale della formazione. Questo mi porterà ad allargare ulteriormente gli orizzonti e il cuore per cercare con le sorelle dei vari continenti ciò di cui abbiamo bisogno per una formazione attualizzata. Posso mettere a disposizione la mia esperienza e la voglia di mettermi in gioco in un ambito che considero
fondamentale perchè « il sale non perda il suo sapore ».
L’augurio che faccio a voi e a me in questa Pasqua è quello di lasciarci sorprendere e coinvolgere da ciò che di nuovo il Signore ci offre nella nostra vita. E arrivederci a Roma o a Romagnano!


P.s. Fiorella