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Il proverbio dice che il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi, per dire che le cose fatte con l’aiuto del maligno o seguendo le sue tentazioni, cioè fatte con inganno, o con ipocrisia, con superbia e via dicendo, riescono solo a metà; sembrano ben fatte, ma poi rivelano immancabilmente qualche lato debole, sono come pentole senza coperchio, appunto.
E prima o poi le cose storte vengono a galla, le falsità vengono alla luce: le bugie, dice un altro proverbio, hanno le gambe corte. Insomma, la malignità non la fa mai franca a lungo.
Il punto dolente, per noi, è che le pentole (quelle fatte dal diavolo, intendo) appaiono perfette, anzi, tante volte migliori, più a buon mercato e più belle delle altre, finché non ci dobbiamo cuocere qualcosa e ci accorgiamo dell’inganno.
E questo spiega molte volte il perché abbiano così successo e perché tutti noi sentiamo la tentazione di comperarle.
Forse sviluppare lo spirito cristiano, fare riferimento al vangelo e ai valori veri della vita senza fermarci alle cose superficiali, ci serve anche per capire se le pentole con cui abbiamo a che fare siano dotate o meno di un bel coperchio.
Un caro saluto.
don Gianni.