Scarica il bollettino Insieme del 11 e 18 giugno
Cari parrocchiani,
“celebrare la festa del Corpus Domini significa riconoscerci comunità che è riunita dall’Eucaristia e che si nutre di questo pane per essere un solo corpo, significa affermare il desiderio che Cristo abiti le nostre case, che Egli si spezzi sulle nostre tavole, per portarlo nelle nostre fraterne relazioni, ovunque e con chiunque saremo… anche con quei giovani che a Messa non vediamo quasi più! Già… perché dove sono i giovani? Il fatto che i giovani non siano a Messa, e neppure nei nostri soliti ambienti, non significa che i giovani non ci siano più e neppure che non vivano una ricerca spirituale; semplicemente non sono dove siamo noi e dove noi – ancora – li aspettiamo; sono in ricerca ma percorrono strade differenti da quelle che abbiamo percorso noi. Il primo passo, di conseguenza, è andare dove sono loro, affiancarsi con discrezione e assumere la postura del compagno di viaggio, con gratuità!
L’obiettivo non è portarli sulle nostre strade, che sono quelle da molti anni, ma imparare da loro e con loro quali nuove strade la Chiesa di oggi può percorrere e quali luoghi può immaginare.
Ecco, forse potremmo partire da qui: semplicemente – da adulti – prenderci il tempo di stare con i giovani che incontriamo (anche per strada, anche al lavoro!) e ascoltarli con rispetto, con pazienza, con il coraggio di prendere sul serio ciò che condividono: la preoccupazione per un futuro che ha i tratti incerti perché la pandemia, la guerra, i cambiamenti climatici rendono faticoso guardare oltre… ma sapendo – noi che un tratto di strada l’abbiamo già percorsa – che già il camminare insieme è foriero di speranza, che anche in questo mondo c’è posto per un Dio che ha scommesso tutto sull’uomo e sulla donna di ogni tempo, e che ancora ha tanto da fare con la nostra umanità.”
[tratto da un articolo di Cecilia Cremonesi].
E allora… buon cammino e buon ascolto!
don Christian