scarica il bollettino Insieme del 22 aprile
Siamo fortunati a credere in un Dio che scrive dritto anche sulle righe storte; un Dio che non aspetta che siamo perfetti per affidarci qualcosa di importante da fare.
Un Dio che affida i suoi figli a dei genitori che sbagliano, e le sue pecore a dei pastori che non si rendono conto delle difficoltà della vita…
E nonostante tutto riesce a realizzare il suo regno, non “malgrado noi”, ma “attraverso noi”.
E questo, se ci pensiamo, ci fa bene! Fa bene alla nostra autostima (che è un concetto assolutamente indispensabile al giorno d’oggi!), perché ci ricorda che siamo sì invitati a camminare verso la perfezione (‘Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro nei cieli’, ci ricorda Matteo), ma non costretti ad essere perfetti, e men che meno a cercare di sembrare perfetti, il che tante volte è ancora più sfibrante.
La nostra società ce lo vorrebbe imporre, ma per fortuna Dio no. Ci prende anche così, con i nostri difetti e le nostre miserie e ci invita a camminare con lui.
Ahh.. sospiro di sollievo. Per fortuna che c’è il Signoredio!
Un caro saluto.
don Gianni.