Il Consiglio pastorale parrocchiale ,è un organo per la guida della comunità cristiana voluto dal Concilio Vaticano II°. Concretizza il tema della corresponsabilità dell’intera comunità credente non tanto per l’organizzazione della parrocchia ma nella generazione di un percorso di fede per le nostre realtà, favorendo l’evangelizzazione, curando l’annuncio e l’ascolto della Parola di Dio, promuovendo la formazione sensibilità e collaborazione missionaria e le opere di carità, curando il dialogo e la collaborazione con gli organismi civili del territorio.
E’ lo strumento partecipativo attraverso il quale la comunità laica, in sintonia con il Piano pastorale diocesano, affianca il parroco nella cura pastorale e opera in parallelo al Consiglio per gli affari economici.
E formato da fedeli che hanno compiuto il 16° anno di età, professano la fede cattolica ed hanno ricevuto i Sacramenti dell’iniziazione cristiana segnalati ed eletti dalle famiglie della parrocchia e dura in carica 5 anni.
Fanno parte del nostro Consiglio Pastorale eletto in data 20/11/16 e presieduto da Don Gianni
per Ravina: Claudia Bisognin, Ilenia Bonvecchio,Renato Cattoni (vicepresidente), Paola Bortolameotti(rappresentante in consiglio decanale),Manuela Paris, Marida Paris, Maria Pizzo, Gina Riccio (segretaria), Roberto Rigotti (rappresentante in consiglio decanale), Michela Serafini
per Romagnano: Paolo Bonadei, Virginia Campagnolo, Alice Forti, Marco Franceschini, Savina Iori, Arianna Piffer.
Ma ha ancora senso oggi?
Sì, lo ha. E’ una piccola comunità nella comunità. Un’istituzione semplice ma affiatata. I suoi membri interpretano il mandato con spirito di servizio.
Vogliamo essere un umile strumento che aiuti la Parrocchia ad uscire dal proprio guscio, ad aprirsi agli altri, anche verso chi non crede, soprattutto verso chi non crede, come ci invitano a fare il Pontefice e il Vescovo. Gettiamo ponti e manteniamo Cristo come stella polare della nostra vita. Siamo ottimisti. Papa Francesco ha affisso sulla porta della stanza ove risiede in Santa Marta il seguente cartello: “Vietato lamentarsi”. Possiamo forse farlo noi?
Naturalmente chi naviga in questo sito si chiede cosa succede all’interno del Consiglio. Le riunioni si aprono con la meditazione di un passo del Nuovo Testamento, sotto la guida del parroco. E’ un auspicio affinché la nostra opera e le nostre proposte siano sempre ispirate dalla Parola. Poi si discute, si progetta, si lanciano idee e si ipotizzano soluzioni. Si organizza e si pianifica. Perseguiamo uno scopo ardito ma prezioso: che non si spenga la fiamma della fede nei nostri paesi, anzi continui a splendere con maggior forza. Gli incontri si chiudono con ciò che più di ogni altra cosa ci aiuta a dare il meglio di noi stessi, la preghiera. Invochiamo il Padre Nostro tenendoci per mano perché, come sosteneva il cardinal Martini, “la Chiesa non è sulle spalle degli uomini, ma su quelle di Dio”.