Gentilezza? Sì, grazie!

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Mi ricordo vagamente la scena di una “fiction televisiva” di tempo fa, dove i personaggi riuscivano a pugnalarsi l’un l’altro (metaforicamente, intendo) rivolgendosi frasi piene di cortesia e di gentilezza…
Non è certamente questa la gentilezza che ci raccomanda il papa nella sua ultima enciclica “Fratelli tutti”.
È già singolare che in un documento che tratta di fratellanza universale, fra popoli e nazioni, terreno dove sono coinvolte politica, alta finanza, globalizzazione e altre alte idee importanti, Francesco ci faccia entrare anche la gentilezza…
Forse perché la fratellanza parte proprio da qui: dai semplici comportamenti quotidiani, quelli nostri, non quelli dei “grandi della terra”.
Perciò, dice Francesco, a ognuno di noi “ci impegniamo a dire parole di incoraggiamento, che confortano, che danno forza, che consolano, che stimolano, e non parole che umiliano, che rattristano, che irritano, che disprezzano”.
Difficile? Sì, ma bello.
Un caro saluto.

don Gianni.