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È una frase dei salmi che sentiamo qualche volta in chiesa e che probabilmente entra anche nella nostra preghiera: fammi conoscere la strada che devo percorrere per arrivare a te, le cose che devo fare per essere un bravo cristiano, una persona per bene… Giusto!
Ma c’è anche il significato inverso: fammi conoscere le tue vie, cioè i modi in cui tu vieni verso di me, entri nella mia vita, perché altrimenti non me ne accorgo: rischio di non vederti quando cammini accanto a me, di non sentire la tua presenza, e poi magari lamentarmi del fatto che tu non ti fai sentire e non mi ascolti.
Chiedere al Signore che ci faccia conoscere le sue vie significa anche guardare a questo nostro mondo, a questa nostra umanità con un occhio benevolo, anche quando sbaglia, anche quando fa apparire la parte malata e cattiva di sé, per guarire noi stessi da quello sguardo malevolo e sospettoso che ci mantiene in un atteggiamento di difesa e di attacco nei confronti del prossimo.
È ingenuità, buonismo, stupidità? No, è fiducia in Dio.
Un caro saluto.
don Gianni.