Scarica il bollettino Insieme del 18 febbraio
Riprendo il messaggio di quaresima di papa Francesco, là dove parla di ‘raffreddamento della carità’ che provoca un cuore freddo.
Nella Bibbia non si parla molto di cuori freddi: forse perché gli Ebrei avevano poca esperienza diretta di ghiacciai, e invece più esperienza di deserti rocciosi, parlano piuttosto di cuori di pietra.
Ma per noi, che siamo gente del freddo, risulta molto eloquente l’espressione ‘cuore di ghiaccio’. Esprime una durezza, una spietatezza, un’insensibilità che mettono a disagio.
Perfino il poeta Dante, in fondo all’inferno, nella Divina Commedia, non mette un gran fuoco, ma uno stagno di ghiaccio, in cui è immerso Lucifero…
Stiamo attenti allora, ci dice papa Francesco, ai segni del raffreddamento del nostro cuore: prima di tutto l’avidità, poi la violenza, il pessimismo, la litigiosità esasperata, il fissarsi solo sulle cose che ‘appaiono’…
Sono tutti segni che abbiamo bisogno di riaccendere o di ravvivare la fiamma del cuore.
E la quaresima ci mette a disposizione il combustibile adatto.
Un caro saluto.
don Gianni