Cristo Re. Che strano re!

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Non vi chiamo servi, dice Gesù, ma amici. Cioè non siamo sudditi che eseguono e seguono per forza, ma amici e famigliari che collaborano per amore. O almeno così dovrebbe essere. Gesù è uno strano re, un re che non ha sudditi, ma piuttosto compagni di cammino, collaboratori, appunto. Forse è anche questo un senso della risposta che dà a Pilato “il mio regno non è di questo mondo”.
Bella cosa. Però, a guardare bene, non ci piace del tutto. Talvolta preferiremmo essere sudditi che aspettano regali dal sovrano, piuttosto che persone responsabili che si impegnano a costruire insieme un regno, un’umanità di verità, di giustizia e libertà.
Perché essere sudditi è più comodo, meno faticoso e fornisce la giustificazione per imbrogliare. Rischiamo insomma di essere degli aspiranti imbroglioni che imbrogliano sè stessi (e talvolta ci riusciamo!) e perfino il Signore (e talvolta ci proviamo!).
Per fortuna la bontà di Dio è anche a prova di imbroglio.
Un caro saluto.

don Gianni.