Prendiamoci un po’ in giro

scarica il bollettino Insieme del 11 febbraio

Carnevale passa come il tempo dell’allegria… beh, non ha molto senso, a dire il vero, collegare i sentimenti dell’uomo a un periodo dell’anno, ma prendiamo per buono questo collegamento.
Tempo delle allegre mascherine, dunque; tempo del divertimento e della risata facile. E sia.
Ci è facile ridere degli altri: dei loro difetti, delle loro manie, delle loro ingenuità e delle loro “gaffes”. Un po’ più difficile, e per qualcuno addirittura impossibile, ridere di sè stessi.
Eppure ci fa bene non prenderci troppo sul serio (e sottolineo ‘troppo’). Ci fa bene qualche volta relativizzare le nostre pretese, nei confronti degli altri, ma anche nei nostri confronti, saper sorridere senza offenderci (o senza infuriarci!) quando gli altri ridono di noi, saper tollerare di non essere perfetti, saper anche perdere qualche volta, nel gioco, e anche nella vita, senza credere che per questo caschi il mondo.
Il vangelo non lo dice mai espressamente, ma penso che qualche volta anche Gesù qualche risata sotto i baffi se la sia fatta (e continui a farsela), considerando il comportamento dei suoi discepoli (e considerando il nostro)!
Un caro saluto.

don Gianni.

Ho ancora un sogno

Scarica il bollettino Insieme del 21 Gennaio

Sentivo alla radio che lunedì era il giorno dedicato (soprattutto negli Stati Uniti, immagino) alla memoria di
Martin Luther King, questo grande testimone dei tempi moderni, ucciso negli anni ‘60, per la sua lotta non violenta a favore dell’integrazione razziale.
E mi è tornato alla mente quel suo bellissimo discorso, ‘Ho ancora un sogno’ (http://www.geppox.it/html/dream.htm) dove, con la stessa passione e le stesse immagini del profeta Isaia esprime la sua convinzione ed il suo impegno per un
mondo e un’umanità più fraterni.
“Con questa fede noi riusciremo a vincere la disperazione e a portare nuova luce per distruggere il
pessimismo”.
Questa frase conclusiva del suo discorso mi sembra particolarmente adatta ai nostri tempi che sembrano un po’ segnati dal “si salvi chi può” sociale: la nostra società appare per tanti versi come una nave sul punto di affondare e la tentazione a lasciarci cadere le braccia è forte.
Invece speranza, fiducia, impegno sono le parole che, soprattutto per noi credenti, restano valide, oggi più che mai.
Un caro saluto.

don Gianni.