Scarica il bollettino Insieme del 19 gennaio

Cari parrocchiani,
uno degli elementi più sorprendenti del miracolo di Cana è che sia narrato solo da Giovanni. Egli stesso afferma: “Così Gesù iniziò i miracoli e i suoi discepoli credettero in Lui”.
Probabilmente, all’inizio della predicazione, questo miracolo non era ampiamente conosciuto, forse perché, diversamente dagli altri, solo poche persone ne furono testimoni: Gesù, sua Madre e i servi. In effetti, il miracolo avvenne, per così dire, nelle mani dei servi. Il maestro di tavola, che si
complimentò per la qualità del vino, non ne fu a conoscenza; nemmeno gli sposi, salvati da un imbarazzo dall’intervento di Maria; né gli invitati, intenti nelle loro conversazioni. Solo i servi, che avevano obbedito al comando di Gesù di riempire le giare d’acqua, conobbero la verità.
Questo episodio ci insegna che chi serve è al centro dei cambiamenti; chi serve conosce la verità e vede il piano di Dio realizzarsi; chi serve è, pur senza comprendere appieno, nella cabina di regia.

Buona seconda domenica del tempo ordinario!
don Christian

Scarica il bollettino Insieme del 12 gennaio

Cari parrocchiani,
le parole meravigliose che risuonano alla fine del vangelo di oggi, Festa del Battesimo di Gesù: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento», sono state pronunciate anche su di me, su di te, nel giorno del nostro Battesimo: “Tu sei mio figlio,
l’amato!”.
In occasione di ogni Battesimo cristiano, un uomo nasce “figlio di Dio”, figlio adottivo nel Figlio Unigenito, cristiano in Gesù Cristo.
E nel cuore di questo uomo nasce nello stesso istante – è San Paolo che ce lo attesta – la risposta alla dichiarazione d’amore del Padre, che è il grido dello Spirito: «Abbà! Padre!» (Galati 4,6).
“Tu sei mio figlio…”; queste quattro brevi parole del Padre continuano a riecheggiare lungo i secoli nel cuore di tutti quelli che sono stati battezzati e non resta altro da fare che ascoltarle a lungo e lasciare che lo Spirito risponda dentro di noi: “Abbà, Padre; ecco tuo figlio!”.

Buona domenica e festa del Battesimo del Signore!
don Christian

Scarica il bollettino Insieme del 5 gennaio

Cari parrocchiani,
stiamo vivendo i primi giorni del nuovo anno e l’inizio, si sa, è cruciale per  impostare un buon ritmo da tenere lungo il cammino. Ma per riuscire in questo ci è di aiuto un’espressione del Prologo di Giovanni, ossia che: «Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia».
Infatti, in Gesù possiamo sperimentare la nostra più grande potenzialità, non in termini di onnipotenza e invincibilità, ma come figli di Dio, partecipando a un ciclo d’amore che ci ricrea continuamente.
Questa “verità” non è semplicemente da credere; essa, piuttosto, ci dà lo spunto se scegliere di accontentarci della realtà presente o se aspirare a qualcosa di più grande: aprirci e accogliere i doni senza misura che Gesù ci offre continuamente: grazia su grazia, amore su amore, misericordia su misericordia.
Questa è la sua proposta per noi, oggi!

Buona domenica e santa Epifania! don Christian

Scarica il bollettino Insieme del 22 dicembre

Scarica la lettera di suor Annarita

Scarica la locandina arte e fede

Cari parrocchiani,
oggi, attraverso le parole di Elisabetta, celebriamo colei la cui vita e voce portano gioia, perché è stata abitata dalla Parola e ha permesso alla Parola di vivere in lei. Il “sì” di Maria a Dio è diventato un annuncio
di gioia per tutto il mondo.
Giovanni ascolta e riconosce, Elisabetta ascolta e si rallegra: chi accoglie Dio e si lascia guidare, trasformare e riempire da Lui, vive e dona vita.
Fermiamoci, alle soglie del Natale, per contemplare Maria, la creatura nel cui grembo Dio si è fatto carne. Fermiamoci e riflettiamo sul Natale, sulla manifestazione di Dio che si fa piccolo. Fermiamoci e crediamo che il Natale rappresenta la nostra opportunità di credere nell’impossibile, di rinnovare il nostro “sì” all’amore e di aprirci alle novità che Dio potrebbe chiedere a ciascuno di noi.

Buona quarta domenica di Avvento con i più sentiti auguri di un lieto e Santo Natale e di un sereno Anno Nuovo a voi e alle vostre famiglie!
don Christian

Scarica il bollettino Insieme del 15 dicembre

Cari parrocchiani,
il messaggio profetico di Giovanni Battista risuona profondamente in coloro che lo ascoltano. Le folle, i pubblicani e i soldati gli domandano: “Che cosa dobbiamo fare?”.
Giovanni, rifacendosi alla tradizione dei profeti, risponde in modo sorprendentemente semplice ed essenziale, facendoci comprendere che è nella normalità della vita quotidiana che si
realizza il comandamento dell’amore verso il prossimo, autentica espressione dell’amore di Dio. Per questo, non propone
rivoluzioni sociali, ma uno stile di vita rivoluzionario!
Cosa può esserlo di più della fedeltà alle proprie scelte? Cosa può essere più straordinario della purezza dell’amore seminato nella quotidianità? Cosa può essere più disarmante della perseveranza nelle difficoltà e della costanza nella preghiera?

Buona terza domenica di Avvento!
don Christian

Scarica il bollettino Insieme del 8 dicembre

Cari parrocchiani,
in questa festa, contemplando Maria, nostra Madre Immacolata, riconosciamo anche il nostro destino, la nostra vocazione più profonda: essere amati per essere trasformati dall’amore, essere trasfigurati dalla bellezza di Dio!
Oggi lasciamoci guardare da Lei che è nostra Madre e ci ama tanto; e guardiamo a Lei per imparare a essere più umili e coraggiosi nell’accogliere la Parola di Dio, per accogliere il tenero abbraccio del suo Figlio Gesù, un abbraccio che ci dà vita, speranza e pace.

Con l’augurio di una lieta seconda domenica di Avvento!
don Christian

Scarica il bollettino Insieme del 1 dicembre

Cari parrocchiani,
oggi ha inizio l’Avvento, il tempo liturgico che ci accompagna verso il Natale invitandoci a sollevare lo sguardo e a uscire da una vita rassegnata e abitudinaria, per coltivare speranze e sogni per un futuro rinnovato!
Infatti, durante l’Avvento non ci limitiamo a vivere l’attesa del Natale ma anche a ridestare l’attesa del ritorno glorioso di Cristo – quando alla fine dei tempi Egli tornerà – attraverso scelte di vita coerenti e coraggiose.

A tutti voi auguro una lieta prima domenica di Avvento!
don Christian

Vieni Signore Gesù,
liberatore fedele, che sciogli i nostri blocchi
e ci liberi dai legacci interiori.
Vieni, tu che doni la vita di Dio
e ci apri alla sua presenza.
Vieni, tu che sei la realizzazione di ogni promessa,
il compimento di tutte le attese,
la pienezza di Dio tra noi.
Libera i nostri cuori,
sostieni i nostri passi, aprici a te!
Vieni, Signore Gesù, maranathà!

Scarica il bollettino Insieme del 24 novembre

Cari parrocchiani,
il racconto dell’incontro di Gesù e Pilato ci immerge nel Vangelo della passione. Mentre Gesù è tradito, arrestato,
processato… ai nostri occhi appare tutta la sua regalità, il suo vero potere, il suo vero Regno. Alla domanda di Pilato, suggerita dalle parole che si dicevano sul Nazareno: “Sei tu il re dei Giudei?”, Gesù non risponde con un “no”, ma specifica che il suo regno non è di questo mondo. Prova di questo è il fatto che nessuno dei suoi ipotetici servitori è andato a palazzo per combattere e liberarlo.
Il “prefazio” di questa solennità descrive tutta la portata del regno di Dio: “Regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia, regno di giustizia, di amore e di pace”. Un regno diverso da quello che noi pensiamo e anche da quello che i contemporanei
di Gesù pensavano. Se leggessimo tutto il Vangelo ci accorgeremmo che fin dagli inizi, fin dalla sua nascita, la sua
logica è diversa rispetto a quella del mondo. E solo se anche in noi si instaura la logica della carità, della giustizia, della verità, della vicinanza, della tenerezza… possiamo dire di aver accolto il
regno di Dio.

Buona domenica di Cristo Re!

don Christian

Scarica il bollettino Insieme del 17 novembre

Cari parrocchiani,
le parole apocalittiche utilizzate da Gesù fanno comprendere che le cose create, tra cui il mondo e l’uomo, hanno un limite, quello della caducità. Dunque, come ogni cosa creata, anche ciò. che sta sulla terra e nel cielo soffre di questo limite. Se però la finitezza e la caducità da un lato possono spaventarci, dall’altro ci spingono a prepararci per il momento in cui il Signore tornerà nella gloria.
Il nostro essere cristiani talvolta è dato da inerzia, abitudine, tradizione, facciamo delle cose perdendo di vista l’obiettivo.
Il ricordarci invece, di tanto in tanto, qual è la nostra metà, come sta facendo oggi il Signore, può aiutarci a vivere la nostra fede con convinzione, con tenacia, con passione.

Buona domenica! don Christian

Scarica il bollettino Insieme del 10 novembre

Cari parrocchiani,

«…hanno gettato parte del loro superfluo»; superfluo è quello che esce dal bicchiere, come a dire: io mi tengo il bicchiere pieno col suo contenuto, tu accontentati di quello che fuoriesce. Per questo mi domando: che tipo di relazione ho con il mio prossimo? Come mi sto giocando? La vita o solo il superfluo? E con Dio? Molto spesso le nostre relazioni sono ferite proprio perché non ci “giochiamo” la vita, ma solo il superfluo. Nell’obolo della vedova è significato tutto l’amore di quella donna per Dio e per i fratelli; ha offerto «tutto quanto aveva per vivere», non si potrebbe aggiungere altro. «Sulla bilancia della giustizia divina non si pesa la quantità dei doni, bensì il peso dei cuori» (San Leone Magno).

Buona domenica del Ringraziamento!

don Christian