Scarica il bollettino insieme del 20 aprile

Cari parrocchiani,
risorge solo chi è morto; si rialza solo chi è caduto. Solo il seme che muore produce frutti, quelli che il contadino seminava nel pianto raccoglie con gioia.
A Pasqua il sepolcro si svuota perché chi vi abbiamo messo non appartiene alla morte. Ogni sepolcro alla fine rimarrà vuoto perché il Figlio che ha dato la vita torna a riceverla per poterla dare ancora: ad ogni uomo, in ogni luogo, in ogni tempo.
E noi siamo testimoni di tutto questo dentro la sua e la nostra vita.

Con i più sentiti auguri di una lieta e Santa Pasqua di Risurrezione!
don Christian

Scarica il bollettino insieme del 13 aprile

Cari parrocchiani,
il rituale con il quale un candidato veniva eletto re, nell’antico Israele, prevedeva il rito del giro nella città a cavallo con la folla che acclamava il nuovo sovrano riconoscendo come tale. Era il compimento dell’investitura ufficiale che. consisteva nell’unzione da parte del. profeta: il nuovo re veniva. unto con olio sulla testa per significare la sua appartenenza a Dio per la funzione che da quel momento egli assumeva.
Nel caso di Gesù l’unzione viene fatta, fuori dagli schemi, da Maria di Betània nel banchetto del sabato (Mt 26, 6-13), mentre il giro trionfale in città viene regolarmente eseguito dal Signore perché desidera essere riconosciuto veramente per quello che è: Re. E non solo dei Giudei ma degli uomini di tutte le generazioni. Quindi Gesù non compie un gesto imprevisto, estemporaneo: il suo è un evento pianificato e annunciato.
Anche noi, insieme alla folla, lo riconosciamo Re e Signore, non solo dei nostri cuori ma dell’intera società umana.

Buona Settimana Santa!

don Christian

Scarica il bollettino insieme del 5 aprile

Cari parrocchiani,
Gesù non ha unito il suo sguardo agli sguardi di quelli che divoravano quella donna (adultera) con gli occhi… mentre l’accusavano. Ma ha guardato a terra con mitezza e rispetto, zigzagando col dito sulla polvere.
A volte noi avviciniamo il male con la pretesa di combatterlo, ma noi stessi lo portiamo dentro, dietro uno sguardo arcigno. Solo la misericordia, offerta e ricevuta, vince il male, liberandoci dai fardelli che impediscono il cammino.
Liberàti da quest’Uomo così libero, sapremo offrire libertà attorno a noi?

Buona quinta domenica di Quaresima!

don Christian

Scarica il bollettino insieme del 30 marzo

Cari parrocchiani,
questa domenica, nella tradizione. liturgica, è detta “in Laetare”, come recita l’antifona d’ingresso: “Sfavillate di gioia con essa, voi che eravate nel lutto”. Ossia, giunti a metà della Quaresima la liturgia ci invita ad alzare lo sguardo per godere dello sguardo di amore del Signore; “Gustate e vedete com’è buono il Signore”, dichiara il salmista.
Infatti, pare proprio di vedere il volto di quel “padre misericordioso” di cui ci parla il Vangelo. E così deve essersi sentito il figliol prodigo quando, rinsavito delle sue malefatte, ha incrociato lo sguardo del padre e la sua arringa si è sciolta proprio dinanzi alla gioia di un cuore di padre che le inventa tutte pur di farglielo capire: uccide il vitello grasso – come volesse far fuori il peccato e mostrare tutta la vacuità dell’idolatria che aveva lasciato quel figlio senza un vestito decente né sandali – e gli mette al dito l’anello, segno della riammissione in famiglia, di appartenenza, di protezione, come a dire: “Se capirai fino in fondo il mio amore, ti sarà difficile peccare ancora!”.

Buona quarta domenica di Quaresima!

don Christian

Scarica il bollettino insieme del 23 marzo

Cari parrocchiani,
oggi Gesù, dinanzi ai fatti di “cronaca nera” avvenuti in quei giorni, ci esorta a non fermarci alla sterile constatazione della loro fatalità (la torre crollata sulla gente) e nemmeno a prendercela con il “Pilato” di turno ma, piuttosto, a trasformare questi avvenimenti nell’occasione per lasciarci richiamare a una radicale “conversione” di vita!
Dunque, non fermiamoci alla superficialità dei fatti e alle considerazioni umane… perché gli appelli e gli ammonimenti di Dio ci possono arrivare dalle cose che accadono nel mondo.
E per vedere gli eventi con gli occhi di Dio e giudicarli rettamente occorre “avere il pensiero di Cristo”, dice san Paolo (1 Corinzi 2,16).
Perciò, non rimandiamo a domani quello che possiamo iniziare oggi… perché i Signore ci dà un tempo ulteriore per zappare e mettere il concime… ma è un tempo comunque breve!

Buona terza domenica di Quaresima!

don Christian

Scarica il bollettino insieme del 16 marzo

Cari parrocchiani,
qual è il significato della “Trasfigurazione di Gesù”? I discepoli sono assaliti da un dubbio: il loro Maestro è in cammino verso Gerusalemme, dove lo attende la condanna. Per questo hanno bisogno di comprendere che in Lui c’è qualcosa di più grande del potere di compiere miracoli o
insegnare con autorità, ossia: il Signore vive sia nel tempo che oltre il tempo (dialogando con Mosè ed Elia, rendendoli suoi contemporanei), parla e ascolta il Padre in modo diretto (che lo riconosce come Figlio);. dunque, Egli è veramente Dio!
Grazie a Gesù, anche noi possiamo superare i limiti del tempo e le difficoltà della vita. Possiamo entrare in dialogo con i grandi uomini del passato che già vivono nella gloria divina e portare la nostra croce con lo sguardo rivolto a quel meraviglioso vortice d’amore che ci attende. In questo modo, ogni croce non solo diventa sopportabile, ma persino
desiderabile, poiché rappresenta la via per entrare per sempre in Dio.

Buona seconda domenica di Quaresima! don Christian

Scarica il bollettino insieme del 9 marzo

Cari parrocchiani,
“convertirci” a Dio che è Padre significa “convergere” con Gesù e con tutte le Scritture verso una verità e una certezza che il diavolo tenta in tutti i modi di screditare. Né la mancanza di pane, né l’assenza delle cose materiali, né i pericoli della nostra vita e della nostra storia possono alterare il fatto che Dio è Abbà, Papà.
Gesù, rimanendo saldo in Dio, suo Padre, afferma la sua identità di Figlio e la conferma all’avversario: compiere miracoli ed evitare ogni pericolo non significa dimostrare di essere “Figlio di Dio”.
Invece, credere fermamente che “Dio è mio padre” in ogni momento e in ogni circostanza è la vera prova di essere Figlio/figli di Dio.
La Quaresima ci guidi verso questa verità che Gesù ha vissuto e testimoniato affinché possiamo essere davvero il “segno sacramentale” visibile e credibile che Dio è Padre!
Buon cammino quaresimale!

don Christian

Scarica il bollettino insieme del 2 marzo

Cari parrocchiani,
oggi il Vangelo non ci propone delle parabole né ci narra le manifestazioni straordinarie della potenza di Gesù. Piuttosto è come un rotolo che aprendo si ci offre dei suggerimenti assai preziosi per la vita, consigli utili, che ci invitano a guardare verso orizzonti che superano le nostre capacità.
La premessa, però, è cruciale: Gesù si rivolge direttamente a chi lo sta ascoltando. Perciò la domanda che anzitutto dobbiamo porci è: siamo pronti ad ascoltare? Siamo aperti a lasciarci toccare profondamente dalla sua parola? A farci mettere a nudo, confrontandoci seriamente con noi stessi, con le emozioni che ci pervadono, con gli universi interiori che ci abitano e con le scelte quotidiane che prendiamo spesso senza riflettere?
Se siamo pronti ad ascoltare, allora queste parole sono destinate proprio a noi! A noi e al nostro mondo interiore, pieno di momenti di cecità, di travi e pagliuzze, di azioni dettate dall’improvvisazione e dalla
superficialità, di frutti che possono essere buoni o cattivi e di parole che rivelano fedelmente, o emanano, ciò che il cuore conserva dentro di sé.

Buona domenica e… buon ascolto!

don Christian

Scarica il bollettino Insieme del 23 febbraio

Cari parrocchiani,
il comando di Gesù di amare il nemico non si pone sul piano sentimentale, non ordina di provare sentimenti di affetto verso chi ci fa del male; piuttosto il criterio. dell’amore deve confrontarsi con la scelta di “essere misericordiosi”.
Dunque, non contano tanto i propri gusti, né la convenienza dei risultati. Vivere la fede significa misurarsi ogni giorno con questo valore: esimersi dal farsi giustizia con le proprie mani, pur avendo ragione (Prima lettura), perché il Signore «Non ci tratta secondo i nostri peccati e non ci ripaga secondo le nostre colpe» (Salmo).

Buona domenica!

don Christian

Scarica il bollettino Insieme del 16 febbraio

Cari parrocchiani,
le letture di oggi sono intrise di speranza: «Benedetto l’uomo…»; «Beato l’uomo…»; anche con una grossa dose di concretezza: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio».
Infatti in queste affermazioni di Gesù non vi è spazio per favole del tipo: “Se farai il bravo poi andrai in paradiso”. Anzi, il tempo al presente non lascia spazio a dubbi: il regno di Dio può essere già nostro, qui in questo preciso istante, non è un miraggio; basta considerare come la storia sia piena di donne e uomini che hanno abbracciato il Vangelo e, nonostante tutte le difficoltà quotidiane, hanno continuato a vivere con gioia e gratitudine una vita da “risorti”!

Buona domenica! don Christian