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Cari parrocchiani,
il rituale con il quale un candidato veniva eletto re, nell’antico Israele, prevedeva il rito del giro nella città a cavallo con la folla che acclamava il nuovo sovrano riconoscendo come tale. Era il compimento dell’investitura ufficiale che. consisteva nell’unzione da parte del. profeta: il nuovo re veniva. unto con olio sulla testa per significare la sua appartenenza a Dio per la funzione che da quel momento egli assumeva.
Nel caso di Gesù l’unzione viene fatta, fuori dagli schemi, da Maria di Betània nel banchetto del sabato (Mt 26, 6-13), mentre il giro trionfale in città viene regolarmente eseguito dal Signore perché desidera essere riconosciuto veramente per quello che è: Re. E non solo dei Giudei ma degli uomini di tutte le generazioni. Quindi Gesù non compie un gesto imprevisto, estemporaneo: il suo è un evento pianificato e annunciato.
Anche noi, insieme alla folla, lo riconosciamo Re e Signore, non solo dei nostri cuori ma dell’intera società umana.

Buona Settimana Santa!

don Christian