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Cari parrocchiani,
questa domenica, nella tradizione. liturgica, è detta “in Laetare”, come recita l’antifona d’ingresso: “Sfavillate di gioia con essa, voi che eravate nel lutto”. Ossia, giunti a metà della Quaresima la liturgia ci invita ad alzare lo sguardo per godere dello sguardo di amore del Signore; “Gustate e vedete com’è buono il Signore”, dichiara il salmista.
Infatti, pare proprio di vedere il volto di quel “padre misericordioso” di cui ci parla il Vangelo. E così deve essersi sentito il figliol prodigo quando, rinsavito delle sue malefatte, ha incrociato lo sguardo del padre e la sua arringa si è sciolta proprio dinanzi alla gioia di un cuore di padre che le inventa tutte pur di farglielo capire: uccide il vitello grasso – come volesse far fuori il peccato e mostrare tutta la vacuità dell’idolatria che aveva lasciato quel figlio senza un vestito decente né sandali – e gli mette al dito l’anello, segno della riammissione in famiglia, di appartenenza, di protezione, come a dire: “Se capirai fino in fondo il mio amore, ti sarà difficile peccare ancora!”.

Buona quarta domenica di Quaresima!

don Christian